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Oh notato che mancava questo dal nostro arsenale


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Bello Pija bè, un bellissimo modello

Sai gia con quali skin verra pubblicato, sempre se sara pubblicato?

 

 

Ciao Luca Drinkwater

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Bello Pija bè, un bellissimo modello

Sai gia con quali skin verra pubblicato, sempre se sara pubblicato?

 

 

Ciao Luca Drinkwater

 

 

veramente pensavo una facile verde per ora..in la,,con l'aiuto thei nostri maestri di pittura...chi sa ? :wink:

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Beh e' il mio preferito della serie 5,entrambe sottoserie zero (4 safat nel muso) o il classico serie 1,e ci sarebbero delle belle livree A.N.R.....ma di sicuro qualcosa combinero'!

Posted (edited)
Beh e' il mio preferito della serie 5,entrambe sottoserie zero (4 safat nel muso) o il classico serie 1,e ci sarebbero delle belle livree A.N.R.....ma di sicuro qualcosa combinero'!

 

La versione con 4 Breda nel muso mi è nuova ... credevo che fossero 2 nel muso e 2 nelle ali , sostituite, previa disponibilità , con 2 Mauser da 20mm + un altro eventuale Mauser tra i banchi motore.

Interessante anche la versione S da siluramento con il radiatore centrale sdoppiato sotto le ali.

 

Veltro guarda se questo link ti è utile.

Edited by erikgen
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quote name='erikgen' date='Dec 17 2008, 04:48 AM' post='224009']

La versione con 4 Breda nel muso mi è nuova ... credevo che fossero 2 nel muso e 2 nelle ali , sostituite, previa disponibilità , con 2 Mauser da 20mm + un altro eventuale Mauser tra i banchi motore.

Interessante anche la versione S da siluramento con il radiatore centrale sdoppiato sotto le ali.

 

Veltro guarda se questo link ti è utile.

 

Lo sviluppo e varianti

Varianti realizzate.

 

Prototipi e Sottoserie “Zero”

I voli di collaudo dimostrarono subito che il Centauro era potenzialmente un “signor caccia”.

Razionale, potente, moderno nella strumentazione, ben armato, risultò il vincitore del concorso relativo ai caccia della “Serie 5”. Surclassava oltre i 6000 metri, cioè a media ed alta quota il Macchi 205, era leggermente meno manovriero del Re 2005, superava entrambi come resistenza strutturale, risultava inferiore al 205 a bassa quota, era il più pesantemente armato.

Nonostante queste premesse, la produzione sarà sempre scarsa, i primi esemplari di preserie, denominati “sottoserie Zero”sono consegnati nel giugno del 1943.

La sottoserie zero non monta i cannoncini alari, ma ha quattro 12,7 nel muso oltre al 20mm nell’ogiva, costruita in una trentina di esemplari prima dell’armistizio, sarà l’unica versione del Centauro ad inalberare le insegne della Regia Aeronautica, ne saranno costruiti circa trenta.

 

Fiat G55 Serie 1

Nell’agosto del 1943 comincia la costruzione della serie 1 la versione definitiva e costruita nel maggior numero di esemplari. Sono rimosse le due mitragliatrici montate nella parte inferiore del muso e installati due cannoni alari da 20mm, cioè l’armamento previsto in fase di progetto. Causa il trauma dell’armistizio, la produzione si arresta, e solo nell’ottobre del 1943 le autorità tedesche autorizzano la ripresa della produzione di 128 macchine destinate all’Aeronautica Nazionale Repubblicana, cui saranno consegnati tutti gli esemplari costruiti durante il periodo bellico.

 

Fiat G55 S

L’idea di dotare il G55 di un siluro risale al 1942, ma viene accantonata fino al 1944, quando l’ANR, spinta dalla necessità di avere un moderno velivolo silurante, riprende in mano il progetto. I tempi per lo sviluppo e la consegna da parte della Fiat sono lunghi e la situazione è disperata, quindi la direzione tecnica dell’ANR, diretta dal Capitano Mantelli, sviluppa in maniera autonoma il velivolo. Viene sdoppiato il radiatore ventrale di un normale velivolo della Serie 1 ed installato un silurotto da 680 Kg. Le prestazioni del velivolo, pronto nel Marzo del 1945, sono buone ma non è possibile ne costruire ne convertire altri esemplari. Nel dopoguerra ogni sviluppo è abbandonato e l’unico esemplare “costruito”, riportato allo standard originario.

 

Fiat G56

Versione con motore Daimler-Benz DB603 da 1750 Hp.

Richiesta nell’aprile del 1942 con l’interessamento diretto della Luftwaffe, al momento dell’armistizio i due prototipi sono ancora sugli scali di montaggio. I tedeschi autorizzano il proseguimento dei lavori che sono ultimati nell’marzo del 1944.

Ne risulta un velivolo eccellente e superiore al G55 ed al Me109G, ma i tedeschi nell’agosto del 1944, bloccando tutta la produzione Fiat, bloccano ogni ulteriore sviluppo.

 

Impiego Operativo

Una ventina di G55 della sottoserie “Zero”, consegnati alla Regia Aeronautica a partire dall’Aprile del 1943, furono i primi “Centauro” ad avere un impiego operativo. I primi due esemplari arrivano alla 353 Sqd, l’impiego operativo è nullo, i velivoli hanno diversi problemi, primo fra tutti il continuo cedimento del ruotino di coda. In Agosto il reparto con una dozzina di macchine si trova basato a Ciampino Sud, e con altre cinque a Capoterra in Sardegna. Il 24 Giugno, un Centauro decollato da quest’ultima base ottiene la prima vittoria contro una formazione di Curtiss P40 americani sopra Capo Teulada. Aumentando il numero degli aerei operativi, (sempre poche decine) aumentano i successi, nel mese di agosto la 353 Sqd. rivendica 2 P38 Lightning ed un B17.

Al momento dell’armistizio la 353 ha in carico 12 G55, di cui solo due efficienti. Sulla carta, anche il 151 Gruppo del 13 Stormo è equipaggiato con i G55, in realtà viene preso in carico un solo esemplare non efficiente.

Dopo il caos dell’armistizio, la Fiat comincia lentamente, sotto il controllo tedesco la produzione. L’occupante permette il completamento di 128 esemplari della definitiva Serie 1, destinati tutti all’Aeronautica Nazionale Repubblicana.

Nel mese di Aprile del 1944, sono consegnati 50 velivoli quando un bombardamento alleato mette fine alla produzione aeronautica della Fiat di Torino, in settembre poi i tedeschi bloccano ogni forma di produzione, permettendo la costruzione di sole parti destinate ad aerei tedeschi.

 

La situazione della linea caccia della ANR, la cui formazione è stata permessa a malavoglia dagli alleati tedeschi, alla fine del 1943 è la seguente: 1 Gruppo Caccia su Macchi C205 Veltro, basata a Torino

Squadriglia complementare “Montefusco” con pochi Fiat G55 Sottoserie “0” e qualche Serie 1, a Venaria Reale.

2 Gruppo Caccia su Fiat G55 Serie 1 a Bresso.

In tutto i G55 operativi sono circa 40, è rivendicano fino alla fine del maggio del 1944 una decina di quadrimotori. L’efficienza operativa delle macchine, anche in virtù della scarsa produzione non è delle migliori, alla fine di maggio il 2 Gruppo passa sul Me109G e i pochi aerei efficienti vengono girati al 1 Gruppo che si trova così ad vere una componente mista di Veltro e Centauro, esattamente 13 Macchi e 18 Fiat, e viene basato a Reggio Emilia.

Una decina di macchine vengono perse fra attacchi al suolo e combattimenti senza riportare vittorie, a Luglio i piloti rivendicano diversi abbattimenti non confermati, ad agosto del 1944 termina l’attività bellica del Centauro in Italia.

 

Nel dopoguerra la Fiat propone alla neonata Aeronautica Militare Italiana, l’acquisizione di 120 G55, ma non si concretizza nulla, a parte l’ultimazione e la consegna una decina di esemplari che finiscono alla scuola caccia di Lecce per la fine del 1945.

Un buon successo di vendite invece, viene ottenuto all’estero.

Il 12 Dicembre del 1946, vola la variante biposto da addestramento, e alla fine dello stesso anno viene siglato un accordo con l’Argentina per la fornitura di 30 monoposto della Serie 1 e 15 biposto, gli aerei saranno in servizio fino al 1955.

Intanto scoppia nel 1948 il primo conflitto Arabo-Isrealiano e l’Egitto chiede ed ottiene la fornitura di 37 Serie 1 e due biposto, consegnati all’inizio del 1949.

Nello stesso periodo, la Siria acquista 12 Serie 1 ed un biposto.

I caccia arabi non hanno scontri con quelli avversari.

Con la consegna di qualche altro aereo all’AMI, la produzione post-bellica del G55 termina con 128 esemplari costruiti, curiosamente il numero esatto della prima commessa della Regia Aeronautica, che aveva previsto di dotarsi di oltre 1500 esemplari di questo validissimo caccia, bello e sfortunato.

 

Bibliografia:

P.Vergnano, G.Alegi – Ali d’Italia, Fiat G55 – ed. La Bancarella Aeronautica

M.Caso, E.Brotzu, G.Benvenuti – Dimensione Cielo 3 Caccia – ed. Bizzari

 

Da Modellismo piu',recensione relativa ai kit special Hobby del Centauro (che mi devo mettere a fare...nota personale)

 

in piu':

 

 

 

 

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Bravo X ... ora non posso più dire di non conoscerlo :tongue: ... auguri per il montaggio del modellino ... il mio in scala 1/72 ormai chissà dove è finito :sorry: .

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Vedendo le foto, mi è venuta una curiosità

qualcuno saprebbe dirmi perche la maggior parte degli aerei della WWII ha dei fili collegati dalla fusoliera al timone di coda??? oppure portano degli anelli attaccati sopra??

 

Vi ringrazio Ciao Luca Drinkwater

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Vedendo le foto, mi è venuta una curiosità

qualcuno saprebbe dirmi perche la maggior parte degli aerei della WWII ha dei fili collegati dalla fusoliera al timone di coda??? oppure portano degli anelli attaccati sopra??

 

Vi ringrazio Ciao Luca Drinkwater

 

Era il famoso sistema FBF (Fly by Filo) :biggrin:

semplice si era agli albori dei comandi servoassistiti,erano dei cavi in acciaio che collegavano gli organi di pilotaggio (cloche,pedaliera) alle parti mobili delle superfici di governo.

e questo e' un capitolo.

quello che intendi tu,ma era usato anche dopo la 2GM e' semplicemente in cavo dell'antenna radio!a filo!

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mmmm guarda che e' un FW-190 D!

Davvero? Sono maledettamente uguali chi dei due è un surrogato?

ah poi ho trovato questo...cos'è? Un macchi 205 veltro??? E' di nuovo maledettamente uguale?

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