Spitwulf 6 Posted April 5, 2009 (edited) Alcune skins dei C-119 Italiani durante la missione ONUC. 46-22 MM52-6037 "Lyra 22" 2 Febbraio 1961 Al comando del Cap. Farinelli, atterrava sul campo d'emergenza di Kwamouth, mentre si trovava in volo tra Coquilhatville e Leopoldville. L'aereo subì lievi danni ma, sprofondato nel fango, fu giudicato non recuperabile. 46-15 MM52-6011 "Lyra 15" 15 Febbraio 1961 Atterrato il giorno 13 sulla base di Luluabourg, per un'avaria al contatore dei giri dell'elica sinistra. Dopo le dovute riparazioni e verifiche, l'aereo ripartiva il giorno 15. Subito dopo il decollo, l'avaria si ripresentava, e l'aereo si fracassava al suolo nel tentativo di riatterrare. Nell'incidente perdevano la vita i due piloti Cap. Sergio Celli e Ten. Dario Giorgi, ed il 1° Aviere Italo Quadri. Feriti più o meno gravemente, gli altri membri dell'equipaggio. (tra i quali due militari Pakistani). 46-5 MM52-6002 "Lyra 5" e 46-33 MM52-6049 "Lupo 33" 11 Novembre 1961 Tristemente noti per essere i due aerei che atterrarono a Kindu. Ciò che accadde quel giorno, credo sia noto a tutti. 46-10 MM52-6014 "Lyra 10" 17 Novembre 1961 Schiantatosi durante un'atterraggio d'emergenza presso il lago Tanganica. Nell'incidente persero la vita i piloti Cap. Elio Nisi e M.llo Giovanni de Risi, il motorista M.llo Tommaso Fondi ed il marconista M.llo Giuseppe Saglimbeni. Il resto dell'equipaggio e tre passeggeri dell'ONUC rimasero feriti, e furono recuperati due giorni dopo. Spero di poterle pubblicare presto, anche come omaggio a chi ha partecipato, e soprattutto, a chi è caduto, in quella missione ingiustamente dimenticata. Edited April 5, 2009 by Spitwulf Share this post Link to post Share on other sites
+X RAY 83 Posted April 5, 2009 Ottime,ma io cambierei i font dei numeri,anziche' eurostile prova in Amarillo USAF! Share this post Link to post Share on other sites
Canadair 16 Posted April 6, 2009 Ottime,ma io cambierei i font dei numeri,anziche' eurostile prova in Amarillo USAF! Bella idea spitwulf, mi piacciono queste skin Perchè invece non scrivi due righe sulla storia di Kindu, che sono sicuro molti qui NON conoscono Share this post Link to post Share on other sites
+NGHENGO 14 Posted April 6, 2009 (edited) Onore ai caduti di Kindu..... La storia dell'Eccidio I 4 Conghi.................della serie non si butta via nulla Anche Profili Se qualcuno voleva sapere dove operarono i T-28 ed i B-26K dopo Cuba ecco................. Ma ci troviamo anche i Tunnan Svedesi, i Fouga Magister...........ed i nostro povero equipaggio trucidato!!!!! Edited April 6, 2009 by NGHENGO Share this post Link to post Share on other sites
Spitwulf 6 Posted April 17, 2009 Perchè invece non scrivi due righe sulla storia di Kindu, che sono sicuro molti qui NON conoscono La pagina di Wikpedia che ha segnalato Nghengo è sintetica ma efficace. Tuttavia vorrei aggiungere alcune cose: Il ruolo del Colonnello Vidal Pakassa In quel periodo il lumumbista Gizenga aveva giurato fedeltà al governo Centrale di Leopoldville, quindi al Presidente Kasavubu ed al nuovo Primo Ministro Adoula. Come sostenuto anche in Wikpedia, Kindu era il cuore della provincia del Kivu, ed era un importante centro di comunicazioni, attraversato continuamente dai militari di tutte le fazioni in lotta, mercenari compresi. Era, in pratica, una vera polveriera pronta a saltare, e questo spiega l'entità dei rifornimenti diretti ai Malesi (due autoblindo Ferret e diverse casse di armi e munizioni). A mettere un pò d'ordine ed a riorganizzare i più di mille soldati sbandati presenti nella regione, il Governo Centrale vi aveva inviato un uomo di Gizenga, il giovane Colonnello Vidal Pakassa (aveva solo 22 anni!). Questi intervenne per ottenere la liberazione degli ostaggi, ma non vi riuscì (o non volle...). In seguito all'eccidio, tentò di insabbiare il tutto, inscenando una vera e propria farsa: in un primo tempo negò la visita ai prigionieri a due ufficiali inviati da Adoula (che evidentemente era all'oscuro di tutto) il giorno 13. Rassicurò che i prigionieri sarebbero stati liberati una volta che il Generale Lundula (il braccio armato di Gizenga) fosse giunto a Kindu, e quando ciò avvenne, affermò che gli Italiani erano evasi nottetempo e se ne erano perse le tracce. Assieme a Lundula, giunse a Kindu anche il dott. Giorgio Pagnanelli (nostro funzionario all' ONU), che intuì l'inganno, denunciò la farsa, e si mosse autonomamente. Ottenuta una scorta, si recò personalmente in giro per la città di Kindu, raccogliendo informazioni e scoprendo così la triste verità. La Commissione d'Inchiesta ONUC riconobbe il Colonnello Pakassa tra i responsabili dell'eccidio in quanto comandante della piazza, tuttavia non fu mai processato. Arrestato il 17 Gennaio 1962, fu accusato solo di "insubordinazione e rivolta" ma venne scarcerato nel giugno del 1963. Riparò a Brazzaville, dove assunse il comando delle Forze Armate Rivoluzionarie. A dicembre, mentre si trovava a Parigi, fu sorpreso con un passaporto falso e nuovamente arrestato. La Francia ne negò l'estradizione sia all'Italia, sia al Congo. Nel 1965 Pakassa, fu ucciso in circostanze non del tutto chiarite al Cairo. La commissione individuò anche gli altri responsabili: il Magg. Malungi, comandante della guarnigione di Kindu; il Ten. Michel "Nyamu-Nyamu" Orera, comandante la 2° Compagnia del VI Battaglione Watsa e resposabile diretto dell'arresto e della fucilazione degli italiani; i due militari Vincent Hakizimana e Ferdinand Osomba. Nessuno fu processato, e tutti sparirono nel nulla, inghiottiti dal vortice della guerra civile. Il giorno seguente l'eccidio, il Brigadiere di polizia congolese Amisi N'Gombe fu incaricato di gettare i resti degli italiani nel fiume Lualaba, in pasto ai coccodrilli. Fu lui ad inumare i corpi degli aviatori, in gran segreto, contravvenendo agli ordini ricevuti. Per il suo gesto di pietosa carità fu premiato dal nostro Governo. Se le salme dei caduti hanno trovato degna sepoltura, lo si deve anche a lui, oltre che alla fondamentale opera di Don Emireno Masetto, cappellano militare della 46ma Aerobrigata. Egli non esitò a recarsi a Kindu per cercare informazioni sulla reale sorte delle salme, rischiando in prima persona, ed ottenendo informazioni sicure per il recupero. (fu aiutato anche dal nostro connazionale Alfio Arcidiacono.) Le salme furono recuperate il 23 Febbraio 1962, ed il giorno 10 marzo furono imbarcate su di un C-124 dell'USAF che partì alla volta della base Libica di Wheelus. Quì i feretri vennero trasbordati su di un C-130 sempre dell'USAF, e accompagnati dalla scorta d'onore degli F-86K del 23° Gruppo, giunsero a Pisa l'11 Marzo. Dal 1963, i nostri caduti riposano nel Sacrario di Kindu, eretto presso l'Aeroporto di Pisa. Chiudo con un piccolo resoconto dell'impegno Italiano in Congo nei suoi 23 mesi di permanenza: 2.177 sortite per un totale di 9.165 ore di volo, trasportando 9.328.201 libbre di materiali e circa 8100 passeggeri. Ci furono 21 caduti in totale e 6 feriti, più tre C-119G perduti in missione. Share this post Link to post Share on other sites
Spitwulf 6 Posted July 26, 2010 (edited) Salve ragazzi! Complici le "ferie", ho ripreso a lavoricchiare su questo mio vecchio progetto, lasciato in balia degli eventi per troppo tempo... La skin è quasi conclusa, mancano giusto alcuni dettagli, ma il grosso del lavoro è fatto. Ho abbandonato il colore "bianco ONU" per passare ad un color alluminio, modificato con effetti noise e motion blur per rendere meglio la colorazione in metallo naturale. Ho anche modificato il font delle decals e aggiunto i finestrini mancanti nel template originale. Purtroppo non sono riuscito a trovare le "identità" dei Vagoni Volanti effettivamente impiegati nell'Operazione Congo, fatti salvi gli esemplari coinvolti in incidenti o nel tragico episodio di Kindu. Ho fatto una cernita tra tutti i serial numbers ed i codici individuali, controllato alcune foto e profili, con il risultato che gli esemplari rappresentati saranno i seguenti: 46-3 MM52-6005 46-5 MM52-6002 46-10 MM52-6014 46-11 MM52-6036 46-15 MM52-6011 46-19 MM52-6015 46-22 MM52-6037 46-23 MM52-6010 46-27 MM52-6030 46-33 MM52-6049 46-34 MM52-6003 46-37 MM52-6013 In sostanza sono gli unici che hanno un'accoppiata certa tra serial e codice individuale... A presto! Edited July 26, 2010 by Spitwulf Share this post Link to post Share on other sites
+Spillone104 553 Posted July 27, 2010 Ottimo. Bello vedere che sei tornato in azione. Share this post Link to post Share on other sites
+NGHENGO 14 Posted July 28, 2010 Il "Risveglio del Guerriero" Bentornato!!!!!!! Share this post Link to post Share on other sites
+X RAY 83 Posted July 28, 2010 Bella! se non vado errato pero' tutte le lettere e numerazioni dovrebbero andare nel blu scuro USAF anziche' in nero! Share this post Link to post Share on other sites
+paulopanz 2,876 Posted July 29, 2010 Belli i vagoni volanti. Interessanti i riferimenti storici (che mi ero perso). Ciao, Matteo. Share this post Link to post Share on other sites
Spitwulf 6 Posted July 30, 2010 Bella! se non vado errato pero' tutte le lettere e numerazioni dovrebbero andare nel blu scuro USAF anziche' in nero! Ciao X! Non per contraddirti ma nei profili a colori che ho consultato, tutte le diciture, i codici ed i numeri di serie, appaiono inequivocabilmente neri. Ovvio che le foto in bianco e nero non facciano testo... Non escludo che nel primissimo periodo in cui ci consegnarono i Vagoni Volanti, i serial fossero dipinti in blu scuro (gli aerei avevano ancora araldica ed insegne statunitensi), ma dopo sei anni di impiego ed in vista della missione ONUC, le livree furono rimaneggiate. Ricontrollerò e comunque terrò a mente questo particolare che mi hai segnalato. Ciao! Share this post Link to post Share on other sites
+Steve s 11 Posted August 20, 2010 Per quanto riguarda i colori dei velivoli operanti durante la Missione ONU,il Tomo I° del libro: "Mimetiche e Coccarde"-Colorazioni e Insegne dei velivoli ed elicotteri dell'Aeronautica Militare- edito dall'Ufficio Storico dell'AMI,indica che codici e serial sono di colore nero,così come il pannello antiriflesso e le walkways sulle ali,mentre la scritta: ONU ed ITALIAN AIR FORCE vengono indicata in "bleu". Dalle mie ricerche ho trovato che questi C-119 hanno sicuramente partecipato alle operazioni,è un elenco un pò incompleto ma integra, credo, quello che avevi già estrapolato tu. Cod serial number 46*5 26002 46*10 26014 46*11 46*14 46*15 46*22 26011 46*33 26049 46*35 26053 Share this post Link to post Share on other sites
Spitwulf 6 Posted August 20, 2010 Per quanto riguarda i colori dei velivoli operanti durante la Missione ONU,il Tomo I° del libro: "Mimetiche e Coccarde"-Colorazioni e Insegne dei velivoli ed elicotteri dell'Aeronautica Militare- edito dall'Ufficio Storico dell'AMI,indica che codici e serial sono di colore nero,così come il pannello antiriflesso e le walkways sulle ali,mentre la scritta: ONU ed ITALIAN AIR FORCE vengono indicata in "bleu". Dalle mie ricerche ho trovato che questi C-119 hanno sicuramente partecipato alle operazioni,è un elenco un pò incompleto ma integra, credo, quello che avevi già estrapolato tu. Cod serial number 46*5 26002 46*10 26014 46*11 46*14 46*15 46*22 26011 46*33 26049 46*35 26053 Grazie mille Steve per queste preziose informazioni! Le integrerò ai miei dati e, tempo permettendo, aggiornerò la skin. Ciao! Share this post Link to post Share on other sites