I metodi usati sono stati pittosto diversi e anche stravaganti come: disperdere all' interno delle nuvole Azoto solido (non liquido) a cubetti, oppure irrorando tramite aerosol con composti di svariata natura come metalli o metalloidi tipo il boro con la pretesa che le diverse qualità di assorbimento o riflessione dei materiali nel confronto delle radiazioni pannelli solari permettesse la formazione di nubi o un riscaldamento o raffreddamento dell' ambiente circostante. Altri esperimenti sono stati svolti con risultati ufficilamente sconosciuti sull' eccitazione delle particelle tramite forti emissioni elettromagnetiche.