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Canadair

Bolzaneto

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Come sicuramente tutti sapete, durante il G8 a Genova del 2001, con l'auspicio di un decreto del governo di allora, che era un governo berlusconi, si consumarono terribili violenze e vere e proprie torture nella caserma di bolzaneto. Dopo 7 anni di processo la sentenza è stata un nulla di fatto. NONOSTANTE le percosse, le umiliazioni, e via dicendo siano state PROVATE e non siano , "fabbircazioni della sinistra" coem direbbe qualcuno quando non sa cosa dire, le sentezne sonos tate relativamente miti. questo perchè in Italia, un paese nato sul sangue dei patrioti tirturati ed uccisi dai regimi Austro-ungarico e Vaticano, la TORTURA non è reato. ebbene si, bambini miei, il Lodo alfano è legge dello stato, la tortura se pò fa.

Dedicate qualche minuto a leggere l'articolo che segue , pubblicato nel 2008. ho sottolineato le ultime righe, perchè se da un aprte mi aggiungo al sentimento di pietà umana per gli sventurati di bolzaneto, dall'altra mi preoccupo per il precendente che questa triste vicenda ha marcato.

 

 

 

Le campane suonino a morto: è morta la giustizia.

 

 

Non era la “punizione” degli imputati il cuore del processo per le violenze di Bolzaneto. Quel processo doveva dimostrare (e ha dimostrato in modo inequivocabile, a nostro avviso) che può nascere senza alcuna avvisaglia, anche in un territorio governato dalla democrazia, un luogo al di fuori delle regole del diritto penale e del diritto carcerario, un “campo” dove esseri umani – provvisoriamente custoditi, indipendentemente dalle loro condotte penali – possono essere spogliati della loro dignità; privati, per alcune ore o per alcuni giorni, dei loro diritti e delle loro prerogative. Nelle celle di Bolzaneto, tutti sono stati picchiati. Questo ha documentato il dibattimento. Manganellate ai fianchi. Schiaffi alla testa. Tutti sono stati insultati: alle donne è stato gridato “entro stasera vi scoperemo tutte”. Agli uomini, “sei un gay o un comunista?”. Altri sono stati costretti a latrare come cani o ragliare come asini. C’è chi è stato picchiato con stracci bagnati. Chi sui genitali con un salame: G. ne ha ricavato un “trauma testicolare”. C’è chi è stato accecato dallo spruzzo del gas urticante-asfissiante. Chi ha patito lo spappolamento della milza. A. D. arriva nello stanzone della caserma con una frattura al piede. Lo picchiano con manganello. Gli fratturano le costole. Sviene. Quando ritorna in sé e si lamenta, lo minacciano “di rompergli anche l’altro piede”.

 

C’è chi ha ricordato in udienza un ragazzo poliomielitico che implora gli aguzzini di “non picchiarlo sulla gamba buona”. I. M. T. ha raccontato che gli è stato messo in testa un berrettino con una falce e un pene al posto del martello.

 

Ogni volta che provava a toglierselo, lo picchiavano. B. B. era in piedi. Lo denudano. Gli ordinano di fare dieci flessioni e intanto, mentre lo picchiano ancora, un carabiniere gli grida: “Ti piace il manganello, vuoi provarne uno?”. Percuotono S. D. “con strizzate ai testicoli e colpi ai piedi”. A. F. viene schiacciata contro un muro. Le gridano: “Troia, devi fare pompini a tutti”. S. P. viene condotto in un’altra stanza, deserta. Lo costringono a denudarsi. Lo mettono in posizione fetale e, da questa posizione, lo obbligano a fare una trentina di salti mentre due agenti della polizia penitenziaria lo schiaffeggiano.

 

J. H. viene picchiato e insultato con sgambetti e sputi nel corridoio. Alla perquisizione, è costretto a spogliarsi nudo e “a sollevare il pene mostrandolo agli agenti seduti alla scrivania”. Queste sono le storie ascoltate, e non contraddette, nelle 180 udienze del processo. È legittimo che il tribunale abbia voluto attribuire a ciascuno di questi abusi una personale, e non collettiva, responsabilità penale. Meno comprensibile che non abbia voluto riconoscere – tranne che in un caso – l’inumanità degli abusi e delle violenze. Era questo il cuore del processo.

 

Alla sentenza di Genova si chiedeva soltanto di dire questo: anche da noi è possibile che l’ordinamento giuridico si dissolva e crei un vuoto in cui ai custodi non appare più un delitto commettere – contro i custoditi – atti crudeli, disumani, vessatori. È possibile perché è accaduto, a Genova, nella caserma Nino Bixio del reparto mobile della polizia di Stato tra venerdì 20 e domenica 22 luglio 2001, a 55 “fermati” e 252 arrestati.

 

È questo “stato delle cose” che il blando esito del giudizio non riconosce. È questa tragica probabilità che il tribunale rifiuta di vedere, ammettere, indicarci. Nessuno si attendeva pene “esemplari”, come si dice. Il reato di tortura in Italia non c’è, non esiste. Il parlamento non ha trovato mai il tempo – in venti anni – di adeguare il nostro codice al diritto internazionale dei diritti umani, alla Convenzione dell’Onu contro la tortura, ratificata dal nostro Paese nel 1988. Agli imputati erano contestati soltanto reati minori: l’abuso di ufficio, l’abuso di autorità contro arrestati o detenuti, la violenza privata. Pene dai sei mesi ai tre anni che ricadono nell’indulto (nessuna detenzione, quindi). Si sapeva che, in capo a sei mesi (gennaio 2009), ogni colpa sarebbe stata cancellata dalla prescrizione.

 

Il processo doveva soltanto evitare che le violenze di Bolzaneto scivolassero via senza lasciare alcun segno visibile nel discorso pubblico.

 

Il vuoto legislativo che non prevede il reato di tortura poteva infatti consentire a tutti – governo, parlamento, burocrazie della sicurezza, senso comune – di archiviare il caso come un imponderabile “episodio” (lo ripetono colpevolmente oggi gli uomini della maggioranza). Un giudizio coerente con i fatti poteva al contrario ricordare che la tortura non è cosa “degli altri”. Il processo doveva evitare che quel “buco” permettesse di trascurare che la tortura ci può appartenere. Che – per tre giorni – ci è già appartenuta.

 

I pubblici ministeri sono stati consapevoli dell’autentica posta del processo fin dal primo momento. “Bolzaneto è un “segnale di attenzione”", hanno detto. È “un accadimento che insegna come momenti di buio si possono verificare anche negli ordinamenti democratici, con la compromissione dei diritti fondamentali dell’uomo per una perdurante e sistematica violenza fisica e verbale da parte di chi esercita il potere”.

 

I magistrati hanno chiesto, con una sentenza di condanna, soprattutto l’ascolto di chi ha il dovere di custodire gli equilibri della nostra democrazia, l’attenzione di chi ostinatamente rifiuta di ammettere che, creato un vuoto di regole e una condicio inhumana, “tutto è possibile”. Bolzaneto, hanno sostenuto, insegna che “bisogna utilizzare tutti gli strumenti che l’ordinamento democratico consente perché fatti di così grave portata non si verifichino e comunque non abbiano più a ripetersi”. È questa responsabile invocazione che una cattiva sentenza ha bocciato.

 

Il pubblico ministero, con misura e rispetto, diceva alla politica, al parlamento, alle più alte cariche dello Stato, alla cittadinanza consapevole: attenzione, gli strumenti offerti alla giustizia per punire questi comportamenti non sono adeguati. Non esiste una norma che custodisca espressamente come titolo autonomo di reato “gli atti di tortura”, “i comportamenti crudeli, disumani, degradanti”. E comunque, il pericolo non può essere affrontato dalla sola macchina giudiziaria: quando si muove, è già troppo tardi. La violenza già c’è stata. I diritti fondamentali sono stati già schiacciati. La democrazia ha già perso la partita. I segnali di un incrudelimento delle pratiche nelle caserme, nelle questure, nelle carceri, nei campi di immigrati – dove i corpi vengono rinchiusi – dovrebbero essere percepiti, decifrati e risolti prima che si apra una ferita che non sarà una sentenza di condanna a rimarginare, anche se quella sentenza fosse effettiva (come non era per gli imputati di Bolzaneto).

 

L’invito del pubblico ministero e una sentenza più coerente avrebbero potuto e dovuto indurre tutti – e soprattutto le istituzioni – a guardarsi da ogni minima tentazione d’indulgenza; da ogni volontà di creare luoghi d’eccezione che lasciano cadere l’ordinamento giuridico normale; da ogni relativizzazione dell’orrore documentato dal processo. Al contrario, la decisione del tribunale ridà fiato finanche a Roberto Castelli, ministro di giustizia dell’epoca: in visita nel cuore della notte alla caserma, bevve la storiella che i detenuti erano nella “posizione del cigno” contro un muro (gambe divaricate, braccia alzate) per evitare che gli uomini molestassero le donne.

 

“Bolzaneto” è una sentenza pessima, quali saranno le motivazioni che la sostengono. È soprattutto una sentenza imprudente e, forse, pericolosa. Nel 2001 scoprimmo, con stupore e sorpresa, come in nome della “sicurezza”, dell’”ordine pubblico”, del “pericolo concreto e imminente”, della “sicurezza dello Stato” si potesse configurare un’inattesa zona d’indistinzione tra violenza e diritto, con gli indiscriminati pestaggi dei manifestanti nelle vie di Genova, il massacro alla scuola Diaz, le torture della Bixio.

 

Oggi, 2008, quelle formule hanno inaugurato un “diritto di polizia” che prevede – anche per i bambini – lo screening etnico, la nascita di “campi di identificazione” che spogliano di ogni statuto politico i suoi abitanti. Quel che si è intuito potesse incubare a Bolzaneto, è diventato oggi la politica per la sicurezza nazionale. La decisione di Genova ci dice che la giustizia si dichiara impotente a fare i conti con quel paradigma del moderno che è il “campo”. Avverte che in questi luoghi “fuori della legge”, dove le regole sono sospese come l’umanità, ci si potrà affidare soltanto alla civiltà e al senso civico delle polizie e non al diritto. Non è una buona cosa. Non è una bella pagina per la giustizia italiana.

 

 

Se poi avete voglia di continuare a leggere, leggete anche questo. hjo aggiunto questo articolo perchè mi piac emolto come è scritto, ma lo ho psotato dopo perchè l'articolo precedente è più fattuale ed ogettivo, mentre questo sebbene toccante e vero, è più poetico. Ed abbiamo bisogno di fatti, non poesie.

 

C’era un volta una serie di fabbricati, all’apparenza non troppo accogliente, isolata dai rumori del mondo, da cui il mondo era isolato, possiamo d’ora innanzi chiamarlo Castello di Bolzaneto.

Come ogni castello che si rispetti, anche questo aveva le sue carceri e i suoi angusti corridoi, come ogni castello che si rispetti, anche questo ha i suoi fantasmi.

Se vi fosse permesso di visitarlo non dovreste attendere molto prima di udire il riecheggiare delle urla di dolore degli uomini ivi torturati, dei singhiozzi carichi di angoscia di chi non sapeva cosa gli sarebbe successo, delle risa assurde e beffarde dei carcerieri.

 

Molto spesso abbiamo guardato con disprezzo ad altri castelli, come quello di Guantanamo o di Abu Ghraib, impari in scelleratezze, molto spesso ci siamo dimenticati, o non abbiamo mai saputo, che non serviva andare oltreoceano o in Iraq, per raccogliere materiale per le storie dell’orrore.

Provate a immaginare circa novanta manifestanti rinchiusi tra le mura di questo castello, spesso nudi e costretti a stare in piedi, minacciati; immaginate i segni della violenza sui loro corpi, immaginate il terrore nei loro occhi.

Supponiamo pure che questi manifestanti avessero torto, che non tutti fra loro fossero pacifici, che meritassero di venir sequestrati dalla polizia e di venir schedati, o anche incarcerati.

Sequestro. Schedatura. Fermo. Incarcerazione. Operazioni di procedura.

Minaccia di stupro. Umiliazioni corporali. Lesioni gravi. Manganellate. Non sono operazioni legittimate dalla procedura.

Picchiare un ragazzo francese di quindici anni finché non firma una dichiarazione in italiano che lui non è in grado di tradurre non è una procedura. Strappare piercing, spegnere sigarette sulla pelle, fare gli sgambetti a uno zoppo, divaricare le dita di una mano finché la carne non si strappa, non sono operazioni di procedura.

Immaginate ora di avere un giorno qualcosa per cui volete far ascoltare la vostra voce, immaginate di decidere un giorno di manifestare per qualcosa in cui credete. Immaginatevi incarcerati, picchiati e mortificati, immaginatevi abbandonati e soli, solo perché quello in cui credete è ritenuto sbagliato.

Immaginatevi anni dopo, svegliati dall’incubo che qualcuno di nuovo vi venga a prelevare nella notte; immaginatevi guardare allo specchio la cicatrice che ancora avete sulla schiena, ricordare che l’avete perché siete stati così stupidi da credere che la polizia non vi avrebbe fatto niente se manifestavate pacificamente.

Immaginatevi a medicare le ferite di vostro figlio, uscito dal suddetto castello, di cui voi per giorni non avete sentito più nulla.

Immaginatevi pensionati, a guardare la televisione, e vedere vostro figlio che muore.

Ora che avete immaginato che queste cose vi accadano, provate a immaginare come vi sentireste se tutto ciò venisse dimenticato.

Pensate che conseguenze può avere il fatto che ciò venga dimenticato.

C’era una volta un ragazzo, chiamiamolo Massimo Costantini, ipotizziamo che sia un medico, e che fosse presente al sequestro, che ha detto: “Non mi era mai successo di vedere una scena come quella, starci in mezzo, viverla, poi tornare a casa, svegliarmi la mattina e avere la sensazione di non essere creduto.[…] Ho pensato a Primo Levi. Davvero, mi sono ricordato all’improvviso di libri letti tantissimi anni fa: non ti crederanno, e quelli che c’erano dimenticheranno”.

C’erano una volta tante storie simili a questa, c’erano una volta tanti castelli e tanti protagonisti che potrebbero avere il nostro nome e la nostra faccia, un giorno.

Tutte queste storie meritano di essere dimenticate? Meritano l’indifferenza?

Le lacrime di persone che hanno visto strapparsi i propri diritti al ritmo delle manganellate, degli sputi e delle minacce, meritano l’indifferenza?

C’era una volta questa storia, che continua a essere raccontata solo nel silenzio.

E ci sarà ancora. E forse ci sarà anche per noi.

Finché ci ostineremo a dimenticare.

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Sai bene che queste cose non le dimentico proprio perchè sono parte della storia buia di questo paese. Ed è bene sapere che queste cose vengono inflitte a tantissimi immigrati soprattutto all' interno dei famosi C.P.T. e passano quasi sempre sotto silenzio perchè non è bene far sapere al popolo di una """democrazia costituzionale"""" che avvengano fatti che sono in contro qualsiasi forma di rispetto umano.

 

Personalmente contro gente che effettua queste barbarie userei il caro metodo che i sovietici che inflissero all' invasore nazifascista. NESSUNA PIETA' e fargli pentire di ogni loro atto.

Edited by Spillone104

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Se la sono cercata e sono stati puniti,la tolleranza deve essere 0 o meno di 0 contro quelli individui,qui ok sparar contro Berlusconi,ma cosa han fatto i G8ini,distrutto una citta',attivita' commercaili di signori che se le son sudate,inveito contro le forze dell'ordine,io quando militavo nell'FDG con loro non ho mai avuto problemi,anzi una volta per un malinteso visto che avevo i capelli un po lunghi,mi fermno per un controllo e fan perquisa,come tra i documenti spunta la tessera,mi ha rimesso in tasca tutto loro scusandosi pure.

La "tortura" talvolta puo' essere giustificata,contro pedofili,maniaci,stupratori ecc...la pena capitale sarebbe troppo sbrigativa e la sofferenza della tortura non sara' mai abbastanza paragonabile a quella provata dalle vittime che si vedono cancellare l'infanzia,l'adolescenza,la vita.

Ne ho le balle piene del buonismo ora e' giusto che i manganelli tornino a luccicare!

E se si vuole battere S.B. basta finirla di sparargli contro,piu' gli si spara piu' acquista forza quello e' il suo punto di forza!

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Se la sono cercata e sono stati puniti,la tolleranza deve essere 0 o meno di 0 contro quelli individui,qui ok sparar contro Berlusconi,ma cosa han fatto i G8ini,distrutto una citta',attivita' commercaili di signori che se le son sudate,inveito contro le forze dell'ordine,io quando militavo nell'FDG con loro non ho mai avuto problemi,anzi una volta per un malinteso visto che avevo i capelli un po lunghi,mi fermno per un controllo e fan perquisa,come tra i documenti spunta la tessera,mi ha rimesso in tasca tutto loro scusandosi pure.

La "tortura" talvolta puo' essere giustificata,contro pedofili,maniaci,stupratori ecc...la pena capitale sarebbe troppo sbrigativa e la sofferenza della tortura non sara' mai abbastanza paragonabile a quella provata dalle vittime che si vedono cancellare l'infanzia,l'adolescenza,la vita.

Ne ho le balle piene del buonismo ora e' giusto che i manganelli tornino a luccicare!

E se si vuole battere S.B. basta finirla di sparargli contro,piu' gli si spara piu' acquista forza quello e' il suo punto di forza!

 

Dall'ultimo rigo in su. Invece se ne deve parlare eccome, mi sembra che non se ne parli abbastanza!, E'un altra bugia che ignorarlo sia meglio. Con la connivenza e l'ignoranza SB, come lo chiami tu, ci sta riempendo di ridicolo ed ha trasformato l'italia nel suo sultanato personale, con tanto di diritto di ius primae noctis.

 

La tortura senza virgolette non è MAI accettabile, e non è una questione di buonismo. Oltre ai manganelli dovrebbe luccicare il buonsenso, il contenuto culturale, il rispetto ed un progetto sociale che non sia l'arricchimento di alcuni e dei loro amichetti.

Il progetto sociale che aveva la Buonanima che rispetto , quella che rispettava il TUO FDG, prima che la destra , quella vera, quella sociale, quella dei lavoratori non si smutandasse per i plutocrati del PDL. Manganelli anche contro i ladri, contro gli inquisiti al parlamento contro coloro che rubano i soldi pubblici, contro quelli che si accompagnano con le minorenni, contro coloro che vogliono la NOSTRA Italia come podere personale. A ROMA, quella ROMA, la TUA ROMA, LA NOSTRA REPUBBLICA ROMANA caro X-ray, certa gente faceva brutte fine, già allora.

 

Interessante poi il tuo comemnto sulla "perquisa" i per i capelli lunghi, (come se questo giustificasee la perquisa) e poi interrotta per la tessera del FDG, (come se questo giustificasse la fine della perquisa stessa!) Ma siamo fuori? e poi questi discorsi tipo

"..la pena capitale sarebbe troppo sbrigativa e la sofferenza della tortura non sara' mai abbastanza paragonabile a quella provata dalle vittime che si vedono cancellare l'infanzia,l'adolescenza,la vita."

Benvenuti all'avanzato concetto sociale del "dente per dente, occhio per occhio". Fantastico all'inizio del XXI secolo. E non è buonismo, ma ragionevolezza umana, se poi volete fare la bestie, per favorefatelo altrove.

 

E su una nota finale. Non se la sono cercata e non se la sono voluta. Il diritto di manisfestare resta legittimo, e mentre è magari vero che alcune frange estremiste hanno "devastato" la proprietà degli onesti "signori", (lasciamo perdere, che qui si si potrebbe scivere un libro su queste righe..) è pur vero che la vergogna di bolzaneto, e l'irruzione alla DIAZ, ed è provato al di là di ogni dubbio, sono state ragionevoli come l'uso delle atomiche per stanare i guerriglieri. ed infatti è questo che vorrebbero fare tanti neo-con, tanti ..(fascisti stavo per scrivere, se non insultassi la serietà e l'umanità del fascismo come concetto filosofico).. tanti semplicemente sfruttatori, plutocrati, con il senso sociale e la progettualità dei nobili del medioevo.

 

Quindi niente tortura per chi manifestava pacificamente , fino a prova contraria, come previsto e consentito dalle vigenti leggi. O esistono due leggi diverse? ed anche per i devastatori o i violenti, esistono procedure specifiche. Si arresta, si processa, se necessario si punisce, non c'è bisogno ne è accetabile MAI prendere a botte o torturare qualcuno, qualunque cosa abbia fatto. Non è previsto, non è bello, non è ragionevole. Le leggi ci sono proprio per dimunire e disciplinare la violenza dell'uomo sull'uomo.

E ci ricordiamoa nche, o PUNITORI, che la legge prevede una pena rieducativa e non punitiva. Il PUNITORE sta bene nei fumetti dove appartiene

 

In uncerto senso l'omicidio di Carlo Giuliani, avvenuto da parte di un poliziotto inesperto, contro un manifestante che dava segni di violenza a quantos embra è perfino più tollerabile essendo avvenuto nel "caldo" della mischia dello scontro di piazza. Invece le torture e le violenze dels eguito sono state freddamente e scientemente pianificate e realzzate.

 

e poi nota conclusiva, . spiegami X, ma tu cosa ci guadagni? Mi spiego: industrialotti, imprenditorucoli, papponi + o - grandi hanno un diretto vantaggio dal supportare SB. Ma tu? cosa ne ricavi, cosa credi di ricavarne? visto che sono di ricavo si può parlare, dato che non c'è alcuna ideologia da supportare o nella quale credere nei programmi del nano

Edited by Canadair

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Onestamente niente,come in nessuno stato del mondo,perche' da noi si chiama SB e da altre parti gli stessi capi avranno altre iniziali,ma nel magna magna ci stan dentro tutti.

Non esistono personaggi alternativi e gli italiani han paura di finire ancora peggio di quel che gia' sono.

Il mio discorso sulla violenza no era affatto atto ad appoggiare il nano,e' soltanto una mia visione che grazie a tutta quella gente che ha fatto entrare tutta la feccia nel nostro paese,lui compreso,e' inevitabile,qui non si parla di questione di razze e supremazie,si parla che in questo caos la legge bisogna farla rispettare,bisogna che le bastonate e non la loro paura oggettiva tornino a rappresentare l'argine della legalita' che ormai non esiste piu'.

Grazie a lui e a tutto il magna magna vario ormai la gente e' convinta di essere ovunque e di poter fare qualunque cosa,fino quando ti arriva il legno che ti riporta alla realta'.

Come quando si guida mezzi assonnati e una brusca frenata ti fa accorgere del pericolo.

Chiaramente poi queste norme si dovran tenere che rimanga su lui o un altro,ma coi moralismi non si ottiene nulla.

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Onestamente niente,come in nessuno stato del mondo,perche' da noi si chiama SB e da altre parti gli stessi capi avranno altre iniziali,ma nel magna magna ci stan dentro tutti.

Non esistono personaggi alternativi

 

Infatti da noi si chiama SB e i porci ci sono dapperutto e la gente quando ha capito che sono porci non li vota più, facile no? Vedi in inghilterra tutto questo casino per le (trascurabili) note spese indebite di alcuni parlamentari.

 

Il mio discorso sulla violenza no era affatto atto ad appoggiare il nano,e' soltanto una mia visione che grazie a tutta quella gente che ha fatto entrare tutta la feccia nel nostro paese,lui compreso,e' inevitabile,qui non si parla di questione di razze e supremazie,si parla che in questo caos la legge bisogna farla rispettare,bisogna che le bastonate e non la loro paura oggettiva tornino a rappresentare l'argine della legalita' che ormai non esiste piu'.

 

Tanta feccia c'era già prima. Se come dici più avanti , con i moralismi non si ottiene nulla, si ottiene meno ancora con questa xenofobia dilagante. In questo caos si deve far rispettare la legge, sicuro, a partire dalla corruzione morale e finanziaria, dalla circuizione di minorenni, dalla prostituzione di stato che fa SB, dagli appalti truccati,..continuo?

L'argine della legalità poi vale per tutti e non solo per qualche sanpietrino contro le forze di polizie, le quali purtroppo per loro, incarnano e proteggono proprio questo Stato stesso dei privilegi di questi signori che alle soglie del XXI secolo fanno i riccastri alla donrodrigo. Le forze di polizia, dovrebbero si far eil Colpo di Stato, ma unendosi ai manifestanti contro i potenti! Questo se vogliamo parlare di violenza. se invece, come penso vale la pena di essere ragionevoli, allora insisto il "legno" non serve. Serve il rispetto delle leggi, PER TUTTI.

 

Grazie a lui e a tutto il magna magna vario ormai la gente e' convinta di essere ovunque e di poter fare qualunque cosa,fino quando ti arriva il legno che ti riporta alla realta'.

Come quando si guida mezzi assonnati e una brusca frenata ti fa accorgere del pericolo.

Chiaramente poi queste norme si dovran tenere che rimanga su lui o un altro,ma coi moralismi non si ottiene nulla.

 

Come sopra. Lui allora è il primo che deve prendere le manganellate? Ed essere riportato alla realtà dal legno? come dice la moglie, "aiutatelo, perchè sta male, preso dalla megalomania".

La gente è convinta di potere fare di tutto, perchè lui vive cosi. un pò come le rockstar drogate i cui fan si sballano di droga. pensando di poter fare vita di rockstar.

Non è cosi. Rifletteci bene per favore.

Edited by Canadair

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Infatti da noi si chiama SB e i porci ci sono dapperutto e la gente quando ha capito che sono porci non li vota più, facile no? Vedi in inghilterra tutto questo casino per le (trascurabili) note spese indebite di alcuni parlamentari.

 

 

 

Tanta feccia c'era già prima. Se come dici più avanti , con i moralismi non si ottiene nulla, si ottiene meno ancora con questa xenofobia dilagante. In questo caos si deve far rispettare la legge, sicuro, a partire dalla corruzione morale e finanziaria, dalla circuizione di minorenni, dalla prostituzione di stato che fa SB, dagli appalti truccati,..continuo?

L'argine della legalità poi vale per tutti e non solo per qualche sanpietrino contro le forze di polizie, le quali purtroppo per loro, incarnano e proteggono proprio questo Stato stesso dei privilegi di questi signori che alle soglie del XXI secolo fanno i riccastri alla donrodrigo. Le forze di polizia, dovrebbero si far eil Colpo di Stato, ma unendosi ai manifestanti contro i potenti! Questo se vogliamo parlare di violenza. se invece, come penso vale la pena di essere ragionevoli, allora insisto il "legno" non serve. Serve il rispetto delle leggi, PER TUTTI.

 

 

Come sopra. Lui allora è il primo che deve prendere le manganellate? Ed essere riportato alla realtà dal legno? come dice la moglie, "aiutatelo, perchè sta male, preso dalla megalomania".

La gente è convinta di potere fare di tutto, perchè lui vive cosi. un pò come le rockstar drogate i cui fan si sballano di droga. pensando di poter fare vita di rockstar.

Non è cosi. Rifletteci bene per favore.

 

La cosa che mi auguro e' un golpe dove tutti e dico tutti loro vengano interdetti alla politica e internati in sanatori in un viaggio di sola andata.

Il popolo di sbandati privato della droga mediatica quotidiana dovra' poi essere rieducato e li' l'esercito tra coprifuochi e leggi militari dovra'assolverne il compito.

Quando si sara' tornati alla normalita' i militari indiranno le pubbliche elezioni per il nuovo ordine politico-sociale che saranno votate da tutta la popolazione.

Gli stipendi di ognuno verranno regolamentati in base a tabelle specifiche,cosi' un calciatore non guadagnera' piu' le stesse cifre di adesso e idem un politico,tutto cio' che e' sponsorizzazione,i soldi extra,verranno immessi nelle casse dello stato.

L'informazione sara' imparziale e controllata da enti misti.

La scuola dovra' re insegnare che bisogna aver rispetto per tutti i tipi di lavoro,che e' meglio far la casalinga e metter al mondo figli che la velina.

Re insegnare lo spirito di Nazione per sentirsi Italiani sempre e in qualsiasi istante,non solo quando vince la Nazionale.

Ripopolando la Nazione con Italiani,reinsegnado il rispetto del lavoro nelle sue tipologie e garantendolo a tutti,per gli starnieri il nostro paese diventera' stretto,rimarra' chi se lo merita e avra' gli stessi diritti e doveri di un Italiano,gli altri RAUS!Ognuno a casa sua nelle loro culture e religioni.

L'Italia deve tornare a essere il paese degli Italiani,un paese di cui esserne orgogliosi.

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La cosa che mi auguro e' un golpe dove tutti e dico tutti loro vengano interdetti alla politica e internati in sanatori in un viaggio di sola andata.

Il popolo di sbandati privato della droga mediatica quotidiana dovra' poi essere rieducato e li' l'esercito tra coprifuochi e leggi militari dovra'assolverne il compito.

Quando si sara' tornati alla normalita' i militari indiranno le pubbliche elezioni per il nuovo ordine politico-sociale che saranno votate da tutta la popolazione.

Gli stipendi di ognuno verranno regolamentati in base a tabelle specifiche,cosi' un calciatore non guadagnera' piu' le stesse cifre di adesso e idem un politico,tutto cio' che e' sponsorizzazione,i soldi extra,verranno immessi nelle casse dello stato.

L'informazione sara' imparziale e controllata da enti misti.

La scuola dovra' re insegnare che bisogna aver rispetto per tutti i tipi di lavoro,che e' meglio far la casalinga e metter al mondo figli che la velina.

Re insegnare lo spirito di Nazione per sentirsi Italiani sempre e in qualsiasi istante,non solo quando vince la Nazionale.

Ripopolando la Nazione con Italiani,reinsegnado il rispetto del lavoro nelle sue tipologie e garantendolo a tutti,per gli starnieri il nostro paese diventera' stretto,rimarra' chi se lo merita e avra' gli stessi diritti e doveri di un Italiano,gli altri RAUS!Ognuno a casa sua nelle loro culture e religioni.

L'Italia deve tornare a essere il paese degli Italiani,un paese di cui esserne orgogliosi.

 

In linea di principio e con l'eccezione del tocco di xenofobia, visto che di stranieri potremmo aver bisogno durante la rieducazione, sono completamente d'accordo con te ed il programma senza alcuna ironia mi piace MOLTISSIMO in ogni suo aspetto. NON sto SCHERZANDO.

Nel frattempo però che facciamo il golpe il cui programma descrivi ind ettaglio, e prima però dia rrivare al golpe stesso, cosa possiamo fare, restando con i piedi per terra?

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intanto non e' xenofobia,qui non si e' parlato di lager,certi errori non si devono piu' commettere,infatti questa e' l'unica pesante condanna che io faccio a quel regime transalpino.

Gli stranieri che come adesso (in maggioranza) vengono qua a far tutto meno che a darci una mano tornano a casa,chi si impegna rimane.

le acque territoriali verranno pattugliate costantemente e verranno utilizzate barriere mobili per garantire l'ermeticita' del sistema di difesa.

Costruire un filtro a maglie di pochi micron.

Gli verranno Italiani prima di tutto i posti per gli stranieri verranno indetti in base a quelli lasciati liberi dagli Italiani,e la situazione dovra' essere sempre monitorata perche' con le leggi e incentivi alla procreazione tra un po il ripopolamento autoctono si fara' sentire.

Nel frattempo,bisogna aspettare e convincere i militari che poi nel nuovo ordine avran parte in capitolo politico,quanto il ministro della difesa sara' un militare eletto tra le varie forze armate.

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Gli verranno Italiani prima di tutto i posti per gli stranieri verranno indetti in base a quelli lasciati liberi dagli Italiani,e la situazione dovra' essere sempre monitorata perche' con le leggi e incentivi alla procreazione tra un po il ripopolamento autoctono si fara' sentire.

Nel frattempo,bisogna aspettare e convincere i militari che poi nel nuovo ordine avran parte in capitolo politico,quanto il ministro della difesa sara' un militare eletto tra le varie forze armate.

 

Ma non siamo già troppi, come umani in generale ed italiani in particolare? :biggrin: E magari nel frattempo che si attui il piano "X", si può decidere di votate giusto o meno peggio possibile..

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Ma non siamo già troppi, come umani in generale ed italiani in particolare? :biggrin: E magari nel frattempo che si attui il piano "X", si può decidere di votate giusto o meno peggio possibile..

 

buttare legna sulla fiamma!

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Comunque L'A.M.I. si chiamera'A.N.S.I. Aviazione Nazionale Sociale Italiana

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Comunque L'A.M.I. si chiamera'A.N.S.I. Aviazione Nazionale Sociale Italiana

 

Caro X, come ti ho già scritto le tue idee mi vanno anche bene. Mi piace anche l'A.N.S.I.

Però la questione è molto seria, e buttarla in vacca ea asghignazzare non risolve molto,

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Funzionasse......................

 

Il problema è di trovare la forza dei numeri. Ognuno può anche valere 100, ma 100 sono ancora pochi. Abbiamo di fronte una popolazione in grandissima parte assuefatta al sistema.

 

Bisognerebbe prima di tutto fermare la diffusione mediatica. o combatterla sul suo terreno.

 

Opzione 1: Occupare le frequenze radio e TV (TUTTE), Diffondendo le verità che la "MASKIROVKA" di Regime voleva smentire

(Ricordatemi di ringraziare nghengo per aver citato nell'altro thread Uragano Rosso, che ho appena finito, e nel quale una "MASKIROVKA" ha un ruolo cruciale......)

 

Opzione 2: Se l'opzione 1 fosse impossibile o irrealizzabile, Impedire il proseguimento della "MASKIROVKA": non distruggendo le trasmittenti. Disturbandole. Basta approntare una trasmittente su quella frequenza e mandare un onda portante ad altissima potenza: tutti i ripetitori o le riceventi "Svamperebbero"

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Mi sa che qui non sghignazza nessuno,anzi vien da piangere piuttosto!

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