Spitwulf 6 Posted January 23, 2010 (edited) Irnerio Bertuzzi, nacque a Rimini il 9 ottobre 1917, e, conseguito il diploma presso l'Istituto Tecnico Valturio, fu ammesso all'Accademia Aeronautica di Caserta, Corso Sparviero 1937-1940 Sezione B. (Per dovere di cronaca, i diplomati del suddetto corso meritarono in guerra 3 Medaglie D'Oro, 156 d'Argento e 119 di Bronzo al Valor Militare.) Bertuzzi si dimostrò propenso alla navigazione e all'orientamento, perciò, a corso ultimato, fu assegnato al 32° Stormo B.T. di base in Sardegna tra gli aeroporti di Alghero e Cagliari-Elmas. In seno a tale reparto portò a termine diverse azioni di guerra, ed ebbe anche il tempo di frequentare un corso di navigazione strumentale in Germania. Nel 1941 lo Stormo fu trasferito a Bologna-Borgo Panigale, per essere riequipaggiato con gli S.84. In questa sede si decise di convertire l'89mo Gruppo (228ma e 229ma Squadriglia) come Gruppo Aerosiluranti, perciò uomini e mezzi vennero trasferiti sull'aeroporto di Napoli-Capodichino, sede del 2° Nucleo Addestramento Aerosiluranti. Bertuzzi si troverà a proprio agio nel suo nuovo ruolo, tanto da divenire un ottimo pilota aerosilurante. Per le sue azioni sarà decorato con due Medaglie D'Argento e una di Bronzo al Valor Militare, e quattro citazioni sui bollettini di guerra. La carriera del giovane ufficiale subisce una svolta decisiva dopo il fatidico 8 Settembre '43, in quanto Bertuzzi risponde al Bando del Colonnello Botto (il famoso "Gamba di Ferro"), e si unisce alla ANR. Dopo varie traversie, ed il nulla osta della Luftwaffe, nasce infatti il Gruppo Autonomo Aerosiluranti, intitolato a Buscaglia (che si credeva caduto in azione a Bougie, il 12 Novembre 1942). Il Tenente Bertuzzi si trova così sotto il comando di Carlo Faggioni, ed ha l'onore di poter guidare una delle tre Squadriglie che formano il Gruppo (le altre due sono comandate dai capitani Chinca e Valerio.). Il Gruppo giura fedeltà alla Repubblica Sociale il giorno 8 Febbraio '44, e riceve la Bandiera di Guerra (che era quella del 36° Stormo). Ad un mese di distanza dal giuramento, una parte del Gruppo venne inviata sull'aeroporto di Perugia-S.Egidio per contrastare gli sbarchi alleati ad Anzio. Il 10 Marzo Bertuzzi e Faggioni silurarono ed affondarono due piroscafi alla fonda. Un'ulteriore azione fu ripetuta il giorno 14, con 7 S.79, e portò alla distruzione di diversi mezzi da sbarco e naviglio di vario genere, ma due Sparviero furono abbattuti (Ten. Balzarotti e Ten. Teta). Dopo tale attacco le basi-trampolino degli aeerosiluranti furono bombardate dagli Alleati, ed il Gruppo fu rischierato a Lonate Pozzolo. Bertuzzi uscì indenne dalla strage che si compì il 6 Aprile, quando 13 S.79 diretti a Perugia, vennero intercettati dai P-47 americani. Quattro S.79 furono abbattuti in fiamme, ed i restanti nove danneggiati in maniera tanto grave da atterrare su diversi campi di fortuna. La notte del 10 Aprile, Bertuzzi era di nuovo in volo, assieme a Faggioni, a caccia di naviglio nemico. La formazione era di 4 velivoli (Faggioni, Bertuzzi, Sponza, Valerio), ed il convoglio alleato fu attaccato per primo da Bertuzzi, che sganciò il suo siluro su di un cargo da 5.000 tonnellate. La reazione contraerea fu durissima, e l'aereo di Faggioni fu colpito ed eplose in volo, mentre Sponza fu costretto ad ammarare con l'aereo in fiamme. Anche l'aereo di Valerio subì danni ingenti, tanto da precipitare durante il volo di ritorno, schiantadosi in località Medesano, presso Salsomaggiore Terme. L'unico ad uscirne indenne fu Bertuzzi, assistito ancora una volta dalla sua buona stella. In pochi giorni il Gruppo era stato distrutto, ed aveva perso il suo carismatico Comandante, ma non la voglia di combattere. Con i ranghi nuovamente al completo, ed il nuovo comandate Cap. Marino Marini, ci si preparò ad un'azione eclatante, ardita, pericolosissima: l'attacco alla Rada di Gibilterra. L'azione fu pianificata con molta cura, e Bertuzzi, che si era dimostrato a suo agio nell'oscurità degli attacchi notturni, fu incluso tra gli equipaggi che avrebbero partecipato. Aerei e personale furono trasferiti sulla base di Istres, da dove, nella notte del 4 Giugno '44, si involarono 10 S.79. Gli aerei non volavano in formazione serrata, ed il primo a raggiungere Gibilterra fu proprio Bertuzzi, seguito a breve intervallo di tempo da tutti gli altri. L'attacco fu rapido e ben otto siluri andarono a segno, mentre le assonnate difese costiere furono prese di sorpresa. Nessun danno fu causato alla formazione attaccante, ed i tre aerei che presero terra nella neutrale Spagna (uno ammarò al largo di Barcellona), lo fecero per problemi tecnici o esaurimento del carburante. Fu un successo tanto insperato quanto inutile ai fini della guerra. Fu, in pratica, un'azione dimostrativa... Tornando a Bertuzzi, egli continuerà a servire con il Gruppo Aerosiluranti nei suoi trasferimenti nell'Egeo e sull'aeroporto di Eleusis, presso Atene. Con l'approssimarsi della fine della guerra in Italia (e non solo), il Gruppo Aerosiluranti, fu progressivamente messo a terra. A guerra finita, Bertuzzi fu radiato dai ranghi della nuova Aeronautica Militare, e trovò impiego nel 1949, presso l'Alitalia. Con la compagnia di bandiera volerà soprattutto in Sud America, ai comandi di un DC-6. Enrico Mattei Nel 1957, Bertuzzi conobbe Enrico Mattei, del quale divenne amico fidato, pilota personale e comandante della flotta aziendale. Mattei stimava le doti aviatorie e umane di Bertuzzi, tanto da chiudere un occhio sul passato del suo amico. Qualcuno rimproverara a Mattei l'amicizia con un ex-repubblichino, ma egli era solito rispondere che si volava sicuri "perchè Dio non può avercela contemporaneamente con un fascista ed un partigiano!". Il 27 ottobre 1962 a Bascapè (Milano), il tragico epilogo della vicenda umana del Capitano Irnerio Bertuzzi. Il Morane-Saulnier 760 Paris, marche I-SNAP, in volo da Catania-Fontanarossa a Milano-Linate, squarciò la fitta pioggia che cadeva e si schiantò al suolo, in mezzo ad un filare di pioppi. Nell'impatto, oltre a Mattei e Bertuzzi, morì il giornalista statunitense William McHale. A quella data, Bertuzzi aveva totalizzato qualcosa come 11.260 ore di volo, di cui più di 600 sul Morane-Saulnier. il Morane-Saulnier 760 http://it.wikipedia.org/wiki/Morane-Saulnier_MS.760_Paris Pur senza dilungarmi sul caso Mattei, penso sia doveroso aggiungere quanto segue: in un primo momento la morte di Mattei fu considerata e archiviata come un incidente di volo dovuto ad errore del pilota (persino secondo l'inchiesta svolta dall'Aeronautica Militare). Tuttavia, già all'epoca si era certi, quasi sicuri, che Mattei fosse rimasto vittima di un attentato, perpetrato da non meglio precisati avversari (qualcuno all'ENI? Le Sette Sorelle?). Negli anni a seguire, molte persone hanno fornito svariate rivelazioni sul caso Mattei (persino alcuni pentiti di mafia) e tutte sposavano la tesi dell'attentato,, ma solo pochi anni fa, nel 2003, il sostituto PM di Pavia, Vincenzo Calia, ha riaperto l'inchiesta. Alla luce dei nuovi metodi di indagine, si è finalmente giunti alla definitiva certezza dell'attentato. Dopo nuove analisi, si sono riscontrate traccie di esplosivo "Compound-B" tra i resti dell'abitacolo, in prossimità dei comandi del carrello. La quantità esigua della carica, 100 grammi, è stata stimata bastevole nell'uccidere o ferire gravemente gli occupanti, senza per questo distruggere in volo il bireattore Morane. Inutile dire che molto difficilmente si arriverà a scoprire i mandanti e gli esecutori (magari nel frattempo passati a miglior vita...), ed il Caso Mattei, rimarrà uno dei tanti misteri italiani. Edited January 23, 2010 by Spitwulf Share this post Link to post Share on other sites
Canadair 16 Posted January 24, 2010 Geniale Post Spitwulf, grazie. Conosco bene la storia del Caso Mattei, così come sapevo che Bertuzzi era un pilota di grandi capacità. NON sapevo però che fosse stato anche un eroe di guerra con gli S79. Grazie per la lezione di storia che fa sempre bene. Ed anche la citazione di Mattei: "...ma egli era solito rispondere che si volava sicuri "perchè Dio non può avercela contemporaneamente con un fascista ed un partigiano!". Bellissima, non la conoscevo, ed è entrata nella mia agenda personale. Un modo per ricordare un GRANDE italiano , MATTEI, altro che quel farabutto di Craxi come vogliono fare adesso. Ed un italiano come Bertuzzi, forse davvero tra quelli che seguirono il dovere fino in fondo, anche oltre la loro stessa coscienza ,e fecero ahimè la scelta sbagliato unendosi alle infamità repubblichine. Forse Questo aveva riconosciuto Mattei in Bertuzzi. E per quest'ultimo, avere portato in giro il grande Mattei, deve essere stata la redenzione, ove ve ne fosse stato bisogno, dal passato repubblichino. Share this post Link to post Share on other sites
+NGHENGO 14 Posted January 25, 2010 Ho "lacrime agli occhi"............... Ecco il tipo di thread che ci si aspetta di trovare su di un forum di tipo aeronautico..... GRAZIE MATTEO!!!!!!!!!!!!! per averci ricordato cosa sia la Cultura..........e poi ci metto anche una faccina giusto per non apparire troppo serioso..... Mau. P.S. Oh giovani......aprite (discussioni) studiate, postate.... Share this post Link to post Share on other sites
the test pilot 5 Posted January 27, 2010 Splendido. Veramente splendido. Fa piacere vedere che si tiene ancora alto il motto "non scritto" di questo forum: Miglioriamo la nostra Ignoranza. Share this post Link to post Share on other sites
Spitwulf 6 Posted January 30, 2010 Salve ragazzi, sono contento che il mio post vi sia piaciuto! Alla prossima, ciao! (scusate, vado un pò di fretta oggi ) Share this post Link to post Share on other sites