the test pilot
JAGDSTAFFEL 11-
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ma scusa chiedi a loro, fai prima no?
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False I prefer large calibres. i mounted an M-2 machinegun on tha back of my father's pick-up. you can't imagine how we reduced our problems during rush hours.... the person below me has never fired weapons with a cartridge bigger than .22
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the test pilot replied to Dave's topic in Thirdwire: Strike Fighters 1 Series - General Discussion
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False i have a social life. not o good, but there is. i think the person below me owns a gibson les paul custom.
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ho rivisto oggi il video.... con cosa lo avete montato? non per altro, è una cosa a cui lavoravo da un pò
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i am irish honoris causa, i lived in dublin for 2 weeks. sorry, i won't celebrate in Temple Bar this time. but, hey, a good pint of guinness is always welcome.
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non saprei. di certo le carrier ops non sono disponibili in multi per SFG e compagnia. in effetti, il multiplayer qui lascia a desiderare, ma provare non costa nulla. il vero problema è il tempo. di libero ormai ne resta poco. sennò la modalità dogfight si può usare per un pò di training aria-aria o per qualche acrobazia....
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non preoccuparti. le occasioni arrivano in momenti che uno non s'aspetta: io ero ormai quasi sicuro che il brevetto l'avrei dovuto solo sognare, e mi spunta davanti il manifesto che annuncia il corso di teoria gratis. poi, da cosa è nata cosa....
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the test pilot replied to Dave's topic in Thirdwire: Strike Fighters 1 Series - General Discussion
who said pasdarans are uncool? look our ayatollah style!!! ten seconds after, a voice over the radio answered. yes, my favourite target baby. -
vecchio trombone mai. ti ringrazio degli auguri, come ringrazio tutti gli altri che mi stanno facendo a modo loro i complimenti o mi hanno in un certo senso guidato a questo primo passo. non credo che l'avrei mai fatto se sulla mia strada non avessi incrociato varie persone che hanno fatto evolvere un semplice interesse in una vera passione incurabile ( perchè non la voglio curare)
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oggi un racconto da un fatto realmente avvenuto. avvenuto poche ore fa. "il bello è dopo" panico. da ieri che sono in paranoia. si era detto alle 15:00 locali sulla pista. chi c'è c'è chi no no. ho costretto mio padre a portarmi qui rischiando la marmitta e la coppa dell'olio su un km di sterrato. non voglio farmi sfuggire quest'occasione. sono 14 anni che la inseguo. arrivo alla porta sul retro dell'hangar. apro. mi trovo davanti i due istruttori, che stanno spostando dei galleggianti per idrovolanti un dei carrelli. "disturbo?" "no, no, fai pure! sei da solo?" "no, mi ha accompagnato mio padre, così vi conferma di aver dato l'assenso." "fallo accomodare tanto dobbiamo aspettare gli altri." esco e gli dico di parcheggiare. entriamo rapidamente e chiudiamo la porta alle spalle. "chi altro doveva venire?" "almeno Riccardo e quell'altro, il gestore del bar dove ci riuniamo per la teoria. poi si vede." mentre aspetto gironzolando tra hangar e piazzale, mi chiamano "ehi giovane, hai voglia di lavorare? dacci una mano qui" corro ad aiutarli per sollevare un galleggiante su un carrello. un pò pesantuccio, ma in tre ci si riesce. "stiamo facendo un pò le proverbiali pulizie di primavera" a giudicare dal numero di aerei che hanno, e di come sono ben tenuti, mi sa che le fanno non in primavera, ma ogni giorno. ho persino visto due cessna 337 skymaster, come quelli del film bat-21 intanto anche gli altri sono arrivati. il capo istruttore mi da in mano un libretto, poi indca uno degli aerei sul piazzale, uno skyarrow 450/idro trasformato terrestre. hanno tolto i galleggianti e montato il carrello. "giacchè siete tanto bravi.... fatemi il prevolo" partiamo a snocciolare i controlli. 23 voci che ci portano a fare un giro completo a verificare tutto l'aereo, per quanto possibile senza smontare pezzi. Mi sorprendo io stesso della paranoia e pignoleria con cui faccio i controlli. ci passiamo una buona oretta. poi uno dei due istruttori va a sistemarsi vicino al mezzo antincendio. l'altro mi spiega come montare in cabina. ammazza se è stretto. ci sto appena, col giaccone che ho addosso. mi hanno fatto piazzare avanti, mentre l'istruttore siede dietro di me. facciamo la checklist finale prevolo, e quando giro la chiave dell'avviamento, con i freni di parcheggio bloccati ed assicurati, sento tutta la cabina vibrare sotto il fondoschiena. chiudiamo il tettuccio, e lo blocchiamo. verifichiamo la tenuta, e chiudiamo lo sportellino di accesso esterno nel plexiglass del canopy. mentre il motore si scalda, continuiamo a controllare in ordine di lettura gli indicatori. arrivati ad avere valori ottimali in tutte le temperature, iniziamo a rullare, a passo d'uomo. intanto parte la prima comunicazione radio. Come deciso già prima di montare, tutta questa parte resterà in mano alla mia guida sul sedile posteriore. "Buongiorno scalea qui i-4364 per rullaggio." "qui scalea per I-4364. procedere a discrezione. nessun traffico rullate in attesa. chiamate all'aria" iniziamo a rullare. intanto comprendo un pò meglio come manovrare coi freni differenziali a terra. ci allineiamo e diamo potenza massima per decollare. come da istruzioni, a 45 nodi rotazione, a 55 distacco. ci comunicano l'orario di decollo, che viene appuntato sul libretto di volo dell'istruttore e dell'aereo. ci stabilizziamo intorno ai 700 ft asl, e viriamo verso sud, uscendo dal circuito. "ok è tuo. - sento nell'interfono - vai verso quell'isoletta di fronte a te e fai un paio di leggere virate a destra e sinistra nel frattempo. quando l'avremo quasi raggiunta fai una virata un pò più stretta, di 180 gradi, per tornare col muso verso nord. eseguo, iniziando una prima virata verso destra. compenso la variazione sul virosbandometro, esagerando un pò coi pedali. mi viene fatto notare, e cerco di correggere in modo più delicato. nonostante mi abbia lasciato il controllo, sento la mano dell'istruttore sui comandi dietro. la percepisco senza guardare nè sentirla. sono certo che sia là, sulla barra. se non per coscienza, quantomeno per salvarsi il culo da miei eventuali errori madornali. dopo il viratone di 180 gradi, puntando verso nord, passiamo al secondo task dei 10minuti volo. "torna verso la pista, punta più o meno verso la testata 09, dopo ci inseriremo in circuito per la 27" ho un momento di difficoltà a localizzarla, ma lo supero in fretta. e mi regolo di conseguenza, aggiustando l'assetto di un 15-18 gradi. "Scalea, qui I-4364. in avvicinamento." "I-4364 qui Scalea, entrate in sottovento testata 27 e riportate in base procedere a discrezione, chiamate all'aria." "I-4364. Roger." entriamo in circuito e abbassiamo motore. scendiamo sotto i 60 nodi e intorno ai 55 diamo la prima tacca di flap. il mondo scorre più lento rispetto agli 80, ma va bene così. arrivati ai 45° rispetto alla testata, iniziamo la virata. in base diamo la seconda tacca di flap e togliamo motore del tutto. passiamo rapidamente al finale, e diamo terza tacca di flap. tendo a richiamare un pò troppo e l'istruttore mi corregge, guidando il mezzo ad un contatto più dolce di quanto potessi sperare. mentre rallentiamo e iniziamo a rullare verso la pista, mi dà un impressione a caldo. "in 10 minuti di volo non posso certo spiegarti tutto. ma vedo che tutto sommato le cose le capisci subito." arriviamo nel parcheggio e ci fermiamo. scendo, e lascio il posto al successivo. l'istruttore rimasto a terra mi chiede "com'è stato?" rispondo con una piccola sparata "me lo immaginavo più difficile" ovviamente la replica è "ma vaffanculo..." con un pò di risate da tutte e due le parti... intanto l'aereo è di nuovo in punto attesa, con Riccardo sul sedile su cui ero io fino a tre minuti prima. il resto del pomeriggio scorre tra un paio di chiacchiere col personale di terra mentre gli altri due volano, un altro pò di esercizio fisico per aiutare ad hangarare un PA28 , e un debriefing quando tutti e tre siamo di nuovo a terra. non so perchè mi viene da canticchiare continuamente Sun and Steel. prendo appunti con attenzione, come sempre, e continuo a pensare a tutto quello che è successo in 10 minuti di volo. solo quando sono di nuovo in macchina, sembro riscuotermi da una strana trance. mi rendo conto che da quando mi hanno messo in mano il libretto che ho poi restituito all'istruttore, sono stato quasi un altro. il me tipicamente chiacchierone e un pò cazzaro è stato rimpiazzato da uno pignolo, asciutto, monosillabico, persino con dei riflessi decenti. continuamente teso a controllare tutti gli strumenti, a rapportare i riferimenti esterni e la strumentazione all'assetto. pronto a correggere ogni errore che ha notato o gli hanno fatto notare. critico verso se stesso nel debriefing. tanto pignolo da fare tutti i controlli anche tre volte prima di montare in cabina. ero io ma non ero me stesso. ero un altro me. solo in quel momento realizzo che quel me ero sempre io. un pensiero mi si espande nella mente: "HO VOLATO! ED é UNA COSA INCREDIBILE!!!! VOGLIO RIFARLO!!!!!" e collego il perchè canticchiavo sun and steel. aveva ragione Yukio mishima. già da 700 piedi asl si vede il dragone. solo che il dragone siamo noi. il dragone ci possiede. Ha ragione pure canadair a dire che il bello del volo è dopo, perchè mentre voli hai troppo per la testa. ma appena torni a terra.......... ti rendi conto anche di quanto il tuo sedere fosse il miglior strumento per capire come manovrare. in definitiva, ho appreso molto oggi. come prima cosa che ho un sacco di strada da fare. come seconda che la percorrerò. non importa in quanto tempo o a che prezzo. ce la farò. ne vale la pena sicuramente. incredibile. davvero. ed è successo a me. dopo 14 anni spesi a sognare gli aerei. (si, mi sono innamorato del volo a 4 anni.). ormai è certo. quest'estate lavoro là come stagionale e mi pago le lezioni. e non mi fermerò là.
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the test pilot replied to Dave's topic in Thirdwire: Strike Fighters 1 Series - General Discussion
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per quanto mi riguarda, apprezzo molto la versione Mud-mover di tutti e due. ma per la caccia pura meglio un caro vecchio falcon. o l'eurofighter. per certi versi il tomcat me lo vedrei assimilabile al tornado F3, che non è manovrabilissimo, ma ha una buona autonomia e un alta velocità continuativa. il raptor non so. ho paura di finire come quel pilota che era rimasto intrappolato a terra perchè il meccanismo di apertura del tettuccio si era inceppato. o di quell'altro che ha avuto una brutta sorpresa, perchè il sistema di navigazione e il pilota automatico erano impazziti al passaggio della linea di cambiamento di data............
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io ho visto il film suddetto solo per l'aereo. alla fine mi sono deciso e l'ho scaricata. ma con ubuntu-linux + WINE non va, domani reinstallo winzozz sul secondo hdd e vediamo come va.
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per AA non so. per scaricare con firefox usa l'add'-on downthemall
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a giudicare da quello che ho visto in video, mi sa che comunque se ne parla con un nuovo PC. dai, lo scarico in demo dal PSN e poi aspetto il platinum.
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magari ci faccio un pensierino per ps3, se cala di prezzo. mai pagato un gioco oltre i 30, e non cambio idea ora. intanto però non perdonerò tanto presto la namco per aver lasciato AC 6 su Xbox360. e gli hanno pure dato il controller opzionale che aspettavamo da anni noi playstationari.............
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Finalmente a Pordenone pubblicano qualcosa di buono!
the test pilot replied to X RAY's topic in Italiano
non mi monto la testa. non temere. ma intanto sto libro me lo procuro. il come è un dettaglio. (EDIT: piccolo chiarimento. dicendo "il come è un dettaglio", presupponevo di farmi una scarpinata a pordenone....) sulla serie 80 non so tantissimo, e così posso rimediare. -
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the test pilot replied to Dave's topic in Thirdwire: Strike Fighters 1 Series - General Discussion
"Someone said me that over the Parani border there are good flats for cheap rent" "shall we take a look?" -
Finalmente a Pordenone pubblicano qualcosa di buono!
the test pilot replied to X RAY's topic in Italiano
old and gold bastards? dai, che un libro del genere fa un ottima figura in libreria. se metti le mani sul codice ISBN dai una voce. -
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the test pilot replied to Dave's topic in Thirdwire: Strike Fighters 1 Series - General Discussion
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non è che non ce la fai con la ram: la versione patchata ad oct 2008b richiede un giga di ram minima.
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big brother wants a big number of non-people with small brains? il concetto alla base di tutto questo si tradurrebbe in un haiku (si scrive così?) l'uomo che usa male il potere, la mente del popolo vuole bruciare. solo quella infatti lo può fermare.
