Spiegatelo con parole semplici ai vostri amici.
Mille articoli e studi possono usare maggior proprietà ma è necessario
accendere una candela in memoria di Alitalia, che è forse in memoria
dell'Italia paese sviluppato.
Lo svuotamento, perché di questo si tratta (ricordate Michael Douglas in
Wall Street) della compagnia di bandiera non passa alla storia solo come il
simbolo del cinismo, della malafede e del pressappochismo dell'era di Silvio
Berlusconi ma forse come il punto di non ritorno della breve stagione
italiana tra i paesi avanzati.
Spiegatelo con pazienza che tra la soluzione miracolosa trovata dal grande
venditore e l'accordo faticosamente raggiunto da Romano Prodi con il
presidente di AirFrance-KLM, Jean-Cyrill Spinetta, meno di un anno fa, ci
sono ben 5 miliardi di Euro di differenza a nostro carico e 7.000 posti di
lavoro persi in più.
Fatelo notare che con 5 miliardi di Euro ci si fa più del ponte sullo
stretto di Messina. Ricordatelo che ci si potevano fare 11
(undici) social card, ovvero (senza entrarne nel merito) redistribuire ad
ognuno degli indigenti beneficiati non 40 ma 440 Euro al mese. Oppure ditelo
che quei 5 miliardi si potevano investire per costruire un pezzo di futuro
per la generazione precaria, un figlio o una sorella precaria ce l'avranno
anche i vostri amici che hanno votato Silvio.
Ci si poteva fare, a costi da paese civile, quasi tutta la TAV da Napoli a
Milano. Sarebbero stati necessari meno di 7 miliardi in Francia, Spagna o
Germania visto che a tutti la TAV costa circa 9 milioni al km, solo da noi
si superano i 30. Oppure, se non si fosse usata Alitalia contro Prodi, ci si
poteva costruire un modernissimo ospedale per ogni regione attrezzato di
tutto punto per ogni patologia. Questi 5 miliardi di Euro (10.000 miliardi
di lire) erano soldi che (al governo Prodi) AirFrance aveva accettato di
pagare o debiti che aveva deciso di accollarsi. Invece Berlusconi li ha
buttati via e ha scelto per cinismo politico di farli accollare ad ognuno di
noi.
Il risultato è ritrovarsi comunque con AirFrance padrona della compagnia
(gli amici del capo ne usciranno presto con favolosi guadagni), ma con
l'aggravante di un regime senza concorrenza, di sostanziale monopolio sulle
nostre rotte interne. Le tariffe stanno già aumentando. Per ottenerlo la
compagnia di bandiera francese paga una frazione di quello che aveva
sottoscritto di pagare al governo Prodi.
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"Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze
personali, gli ostacoli, i pericoli, le pressioni. Questa è la base di tutta
la moralità umana." ..citazione di J.F.Kennedy che Giovanni Falcone amava
spesso riferire...